Montezemolo: Oggi per me inizia una nuova fase

da leggo.it

«Entrare in politica da soli non significa niente, ci vuole la squadra». Luca Cordero di Montezemolo risponde così ai giornalisti che, a margine della presentazione del rapporto di Italia Futura sui giovani e l’occupazione, gli chiedono di un suo impegno in politica in prima persona. «In politica non si può pensare ad una sola persona – ha aggiunto Montezemolo – perchè oggi la squadra è fondamentale e nel rinnovamento della politica bisogna pensare a tante persone. E fondamentale – ha concluso – nelle aziende, nella società e anche nella politica».


“ONE MAN SHOW E’ FINITO” «Il ‘one man show’ è finito. È un discorso culturale e vale anche per me». Luca Cordero di Montezemolo ha precisato così la sua affermazione sulla necessità «di fare squadra» anche per chi lavora in politica. «Oggi – ha spiegato il presidente di Italia Futura al termine della presentazione del rapporto della Fondazione sui giovani e l’occupazione – la politica è un discorso più corale che di leadership». Nessun riferimento diretto, dunque, al premier Berlusconi, «che pure è un one man show», ha puntualizzato Montezemolo, ma l’invito «ad uno sforzo corale di ricostruzione della nostra nazione», che «deve vedere la partecipazione di moltissimi, non di pochi che si sentono superman».

“OGGI INIZIA UNA NUOVA FASE” «Oggi inizia una fase nuova per Italia futura e per il mio impegno personale. Una fase che chiederà di più a me e ai molti che credono in questa associazione». Lo ha detto Luca Cordero di Montezemolo intervento al convegno di ‘Italia Futurà. «Italia Futura – sottolinea – vuole diventare il luogo dove riunire idee ed energie per quel processo di ricostruzione corale del Paese a cui dobbiamo tutti contribuire». «Crescerà la nostra presenza sul territorio – assicura Montezemolo – alla ricerca di quelle eccellenze civili di cui l’Italia è ricca soprattutto nelle realtà locali». «Crescerà – prosegue – il nostro lavoro di idee e proposte, guardando sempre a quanto di meglio avviene anche fuori dall’Italia». «Continueremo – avverte Montezemolo – a far sentire la nostra voce, nella convinzione che il contributo della società civile sia determinante soprattutto in questa fase, piaccia o meno a questa classe politica».

GADGET ROSSO FERRARI Un’ ‘eco-borsà di tela dai lunghi manici con la scritta ‘If’ (bianca) e un braccialetto con incorporata chiavetta usb. Tutti rigorosamente rosso-Ferrari. Sono i gadget scelti da Luca Cordero di Montezemolo per il convegno «Giovani, al lavoro!», l’evento che ha sancito la sua scesa in campo. Fanno parte del kit anche le relazioni-proposte dell’associazione per agevolare l’imprenditoria giovanile. 

“NO A POLITICA AUTOREFERENZIALE” «Il nostro orizzonte è quello di paese reale, non quello di una politica miope e autoreferenziale. È l’orizzonte di una nazione che è stanca di piangersi addosso e che vuole trovare già oggi le idee e le energie per costruire il futuro di domani». Luca Cordero di Montezemolo ha concluso così il suo intervento al Convegno di Italia Futura. «Lo sforzo corale di ricostruzione della nostra nazione – sottolinea – deve vedere la partecipazione di moltissimi, non di pochi che si sentono superman».

“VENIAMO DA 15 ANNI DI NON SCELTE”
«Veniamo da 15 anni di non scelte, il Paese va ricostruito sotto tanti aspetti». Lo ha detto Luca Cordero di Montezemolo, presentando il rapporto di Italia Futura, la fondazione da lui presieduta sulla disoccupazione giovanile. Secondo Luca Cordero di Montezemolo «si sta chiudendo, e male, un ciclo storico, quello della Seconda Repubblica. Ma non per questo dobbiamo autoflagellarci – ha sottolineato nel corso del suo intervento – pensando a questi 15 anni di non scelte che hanno portato a un obiettivo arretramento del Paese». Per Montezemolo «dobbiamo volgere lo sguardo alla ricostruzione, al futuro, e anche per questo i giovani sono chiamati ad essere parte attiva». Il Presidente di Italia Futura resta comunque ottimista sul futuro dell’Italia: «L’Italia non può e non deve rassegnarsi a uno spirito di declino – ha sottolineato – l’Italia deve farcela, l’Italia ce la farà, perchè ha tutti gli elementi e tutte le ricchezze per essere protagonista nei prossimi anni dello sviluppo del mondo».

“HO IL DOVERE DI FARE QUALCOSA” «Ho il dovere di fare qualcosa per il mio paese». Lo ha detto Luca Cordero di Montezemolo nel corso del convegno di Italia futura «Giovani al lavoro! Rimettiamo in moto l’Italià». Montezemolo sottolinea che è ora di «uscire dal proprio particolare recinto per contribuire al bene comune», ma precisa che mai come ora serve un lavoro di squadra. «Basta con i superuomini. Il periodo dell’one man show è finito. Serve uno spirito di squadra. Bisogna trovare collaboratori sempre più bravi per lavorare con noi». 

LAPSUS APPLAUDITO È solo un lapsus, ma l’intera platea di ‘Italiafuturà batte le mani ridendo. Autore: Luca Cordero di Montezemolo. Durante il suo intervento conclusivo al convegno di ‘Italiafuturà, Montezemolo commenta la dichiarazione di Berlusconi secondo la quale «il governo fa i fatti e gli altri le chiacchiere». «È bene che il governo agisca – osserva Montezemolo – è quello che chiedono i cittadini». Poi, del pacchetto annunciato dal governo per alcune proposte sui giovani aggiunge: «Spero che il governo continui a ‘bruciarsì…anzi, a bruciarci sui tempi». Corregge la frase, ma tutti partecipanti al convegno ridono e battono le mani.

Montezemolo: La politica è un cinepanettone ai titoli di coda.

Ansa.it

MILANO – Secondo il presidente della Ferrari, Luca Cordero di Montezemolo, con le elezioni ”cambierebbe poco, avremmo nuovi veleni, nuovi scontri” ma a suo giudizio il film e’ ai titoli di coda, il clima sta cambiando: ”E’ un cinepanettone che sta arrivando alla fine anche se abbiamo sempre gli stessi attori, anche se cambiano i nomi dei partiti. Dobbiamo stimolare la societa’ ad occuparsi dei problemi dell’Italia, aiutare i giovani a venire fuori”. Secondo Montezemolo: ”In questo governo ci sono ministri di qualita’ ma due anni fa e’ stato eletto con maggioranza unica, avrebbe avuto la possibilita’ di cambiare molto ma questo non e’ accaduto”. Contrario alle elezioni, e’ convinto sia necessario l’impegno civile e aiutare i giovane a venir fuori: ”Abbiamo giovani in cui credere non solo in campagna elettorale, abbiamo bisogno di uno spirito diverso e di un grande amore per questo paese”.

MONTEZEMOLO: NON INTENDO ENTRARE IN POLITICA – Montezemolo non intende entrare in politica e anzi si augura che non ci siano elezioni e il governo arrivi alla fine della legislatura. ”Non intendo fondare un partito, ne’ entrare in un partito qualora ci fossero le elezioni”, ha detto rispondendo alle domande di Fabio Fazio nel corso della puntata di ‘Che tempo che fa’.

”Se per impegno politico si intende un nuovo partito, dico di no, diverso e’ l’impegno civile e politico non partitico”, ha sottolineato rivendicando il diritto dei cittadini a parlare di politica e dunque il ruolo della fondazione Italia Futura.

Saviano attaccato: Quando la verità fa male.

saviano.jpgUn Paese alla deriva, ormai quest’è l’Italia. La vicenda di Saviano risolve gli eventuali dubbi residui. Uno scrittore, per aver realizzato un racconto sull’agire della malavita, è costretto ad andare  in giro con sette uomini di scorta per le minacce ricevute. Come se questo non bastasse, ora si deve anche difendere dalle minacce (di querela) dei politici e dagli insulti di alcuni trogloditi “prestati alla politica”. Alcuni di questi,  schierati duramente contro un uomo che è un bersaglio dei camorristi, hanno votato in Parlamento a favore di personaggi indagati per aver favorito la malavita organizzata, impedendo così alla magistratura di svolgere le proprie funzioni. Da rilevare che anche a sinistra si sono levati dei distinguo a dimostrazione che per ridurci in queste condizioni devo essere stati in tanti ad impegnarsi in maniera sciagurata.

l.n.

Il 13 dicembre Berlusconi alle Camere.

Berlusconi.jpg(AGI) – Roma, 16 nov. – Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha ricevuto il Presidente del Senato Renato Schifani e il Presidente della Camera Gianfranco Fini, secondo una prassi consolidata di consultazione risultata sempre fruttuosa in delicati momenti della vita istituzionale. L’incontro odierno – prosegue la nota – ha permesso di registrare la concorde adesione delle forze parlamentari all’esigenza di dare la precedenza, nei lavori della Camera e del Senato, all’approvazione finale delle leggi di stabilita’ e di bilancio per il 2011. Tale esigenza era stata nei giorni scorsi richiamata dal Capo dello Stato in nome dell’interesse generale del paese nelle attuali difficili vicende finanziarie internazionali. Subito dopo la conclusione dei suddetti adempimenti, nei tempi definiti nelle competenti sedi delle Conferenze dei capigruppo, si procedera’ all’esame della crisi politica, culminata nella presentazione alla Camera di una mozione di sfiducia al governo ai sensi dell’art. 94 della Costituzione, e nella richiesta del Presidente del Consiglio di rendere comunicazioni al Senato e alla Camera. Il Presidente della Repubblica ha auspicato una costruttiva intesa in proposito tra i Presidenti e tra gli organismi rappresentativi dei due rami del Parlamento .

I presidenti di Camera e Senato, al termine dell’incontro con il Capo dello Stato al Quirinale, hanno concordato che il Senato concludera’ l’esame della legge di stabilita’ entro la prima decade di dicembre. La mattina del giorno 13 si svolgeranno al Senato le annunciate comunicazioni del governo. E’ quanto si apprende al termine dell’incontro al Quirinale tra Giorgio Napolitano, Gianfranco Fini e Renato Schifani al Quirinale. Sempre il 13 nel pomeriggio alla Camera, si svolgera’ il dibattito sulla mozione di sfiducia presentata da Pd e Idv. Il giorno successivo, sempre secondo quanto si e’ appreso, avranno luogo le relative votazioni .

I Finiani si sono dimessi dal Governo. Domani Schifani e Fini da Napolitano.

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da Ansa,it

Domani Napolitano incontra Schifani e Fini,  sconvocate le conferenze dei capigruppo di Camera e Senato Il Fli ha ritirato la sua delegazione al governo: ‘Consegneremo le nostre lettere di dimissioni irrevocabili’, annuncia il sottosegretario di Fli alle Politiche agricole Antonio Buonfiglio. Per valutare la situazione il presidente del Consiglio, Berlusconi incontrerà ad Arcore i vertici della Lega Nord ed i coordinatori del Pdl.

Sulle possibili nuove alleanze interviene la presidente del Pd Rosy Bindi: ‘faremo di tutto per rendere possibile un governo di solidarietà nazionale’, dice, ‘ma se Berlusconi ci porta a votare non possiamo fare l’errore del ’94’ e ‘dovremmo allearci con Fini e Casini che tentano di costruire il terzo polo, nel nome della Costituzione e della democrazia’. Di un voto che superi i ‘tabù dettati dai vecchi muri di confine’, parla anche il finiano Briguglio con un patto tra chi aspira a rifondare il centrodestra come Fli, Udc, Mpa e Api, e il Pd’.

NUOVO COLLOQUIO FINI-NAPOLITANO-LETTA – Ancora un breve colloquio tra il presidente della Camera, Gianfranco Fini, il capo dello Stato, Giorgio Napolitano, ed il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Gianni Letta, nello studio di Fini al termine della presentazione del Rapporto di “Italiadecide”, “L’Italia che c’é “. Al termine del colloquio la terza carica dello Stato ha accompagnato Napolitano e Letta, che insieme hanno lasciato Palazzo Montecitorio.

FINI,CLASSE DIRIGENTE HA SMARRITO IL SENSO DIGNITA’ – “Tra le responsabilità della classe dirigente c’é anche quella di aver smarrito quel senso della dignità, della responsabilità e del dovere che dovrebbero essere proprie di chi è chiamato a ricoprire cariche pubbliche. I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina e onore, come prevede un articolo della Costituzione che è tra i meno citati e conosciuti”. E’ uno dei passaggi del discorso del Presidente della Camera, Gianfranco Fini, in apertura della presentazione del rapporto “L’Italia che c’é”, di ‘Italia decide’ presieduta da Luciano Violante, di fronte al Capo dello Stato Giorgio Napolitano ed al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta.

E’ Silvio Berlusconi a tradire gli italiani

Berlusconi.jpgE’ Silvio Berlusconi ad aver tradito gli italiani. Nel 2008, dopo la tormentata vicenda del Governo Prodi, convinse gli elettori a votarlo con la promessa della riduzione del carico fiscale aumentato negli anni precedenti. Condusse una battaglia elettorale promettendo la difesa dei redditi familiari più bassi. Si impegnò a difendere il potere d’acquisto dei lavoratori, a favorire l’occupazione giovanile. Gli Italiani credettero a queste promesse e permisero una vittoria trionfale il centro destra.

Dopo due anni e mezzo nessuno di questi impegni è stato mantenuto perchè il presidente del consiglio si è posto e ha imposto al Paese l’unica priorità che gli interessa, vale a dire la protezione contro i processi pendenti nei suoi confronti.  Per questo il suo governo ha speso tutte le energie in direzione di una dura battaglia contro la magistratura e tutte le altre Istituzioni democratiche. Il Parlamento si è dovuto occupare in prevalenza di leggi ad personam per sfuggire al giudizio. Non ha trovato nè tempo, nè voglia per rispettare le promesse del 2008.

Ora individua i suoi avversari politici come traditori, ma in realtà il vero traditore è egli stesso perché ha tradito il patto con i cittadini italiani.

l.n.