Bergamo e primarie centrosinistra : chi entra e chi esce.

E’ di oggi la notizia della probabile candidatura di Rocco Gargano alle primarie del centrosinistra di Bergamo. Dopo “l’io ci sono ma non ci sono” della Elena Carnevali si registra l’ingresso nella coalizione di Rocco Gargano rappresentante a Bergamo di Micro Mega. La cosa non è di poco conto: infatti l’avvocato, anche se si candida in competizione con Giorgio Gori, si pone all’interno della stessa coalizione e, quindi in caso (probabile) del successo del candidato Pd dovrebbe sostenerlo fino in fondo. E’ questa la vera notizia.

Aspettando l’art.49

da Libertà e Giustizia. di Alessandro Bruni.

Credo che esista nella nostra storia sociale e democratica un eccezionale antidoto alla esondazione del malaffare, alla gestione personalistica e  criminale del bene comune e alla avidità imperante di tutti e di tutto dei nostri tempi.
Questo antibiotico etico si chiama “cittadinanza informata e partecipante”.
Abbiamo vissuto per due decenni delegando la nostra responsabilità di cittadini, verso la democrazia e in sostanza verso il bene comune, lungo due direttrici.
La prima è quella impersonificata dall’uomo del “ghe pensi mi”; l’altra è quella che ha prodotto la politica dei “caminetti” e dei politici” professionisti”.
Tutti noi (almeno la gran parte) concentrati sul nostro “particulare”, abbiamo ritenuto non prioritario controllare efficacemente gli esiti di questa gestione del bene pubblico in “outsourcing”.
Le conseguenze sono sotto gli occhi e sopra la pelle di tutti.
Il senso della battaglia di civiltà e di divulgazione di una cultura politica diretta in verso opposto condotta da Libertà e Giustizia, ha rappresentato e rappresenta l’essenza di questo antidoto.
Dieci anni di dibattiti, di informazione attraverso il sito e i comunicati stampa, di manifestazioni nelle piazze e nei teatri, di appelli “storici”, di severi e ripetuti richiami alla classe politica alla trasparenza, al rinnovamento e soprattutto all’apertura, di impegno per alimentare e diffondere la rete delle nostre scuole di formazione politica, hanno costruito una piccola comunità di “cittadini informati e partecipanti”.
Ci interroghiamo sempre sul significato di questa nostra partecipazione, sull’impegno e lo sforzo che tentiamo di produrre per avvicinare, motivare e coinvolgere altri cittadini nelle nostre battaglie e sotto le nostre bandiere.
Ma i fatti che viviamo ci dimostrano che, almeno nel nostro paese, non esiste una struttura o un corpo sociale intermedio che possa autorevolmente produrre e moltiplicare questi antidoti democratici e civili; non può farlo nessun partito politico, nessuno escluso ( almeno fino ad oggi) almeno fino a quando non esisterà una legge seria che dia effettivamente applicazione al dettato dell’art.49 della Costituzione. Non possono farlo movimenti o anche associazioni di cultura politica che per ispirazione si trovino a pascolare al di fuori dei recinti  segnati dai principi della Costituzione.
Solo una comunità che abbia impressi nel proprio dna civile e democratico questi principi potrà alimentare e moltiplicare gli antidoti.
Questo il senso e l’assoluta necessità del nostro rinnovato impegno con Libertà e Giustizia.
Anche se spesso ci torna in mente la citazione che Piero Calamandrei fece durante una sessione dell’assemblea Costituente. Rivolgendosi a Palmiro Togliatti indicò che la nascente Costituzione …guardava avanti e di fronte aveva un buon scenario…ma è “… come quei che va di notte, che porta il lume dietro e sé non giova, ma dopo sé fa le persone dotte”.

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Bergamo: Il G.P. di Formula 1 sul Sentierone

In vista delle prossime elezioni amministrative sono partite proposte dei Sogni per la Città o per la Città dei Sogni.

E allora avanti con i fuochi d’artificio con proposte affascinanti a prescindere dalle possibili fattibilità. Recupero caserme, rilancio cultura con singoli interventi che richiederebbero per ognuno l’impegno di tutti i soldi previsti  per un Piano Annuale di Opere pubbliche.

Cosi accade che, mentre Tentorio vende gli edifici storici di Città Alta per racimolare quattrini, c’è chi prevede di investire  varie decine di milioni per recuperare caserme dismesse.

Mi dicono che un altro personaggio importante  ha in mente di lanciare la proposta elettorale di far  disputare uno dei Gran Premi di Formual 1 sul Sentierone. E questo chi lo batte?

Napolitano: Approvare subito la manovra.

napolitano,subito. la manovraRoma, 03-09-2011 Rainews.it

Nel processo per l’approvazione della manovra “occorre che vengano, ora e nel prossimo futuro, con chiarezza e certezza di intenti e di risultati, al di la’ di ogni inclinazione nociva”, compiute le mosse necessarie per il raggiungimento dei risultati del paese, anche per evitare l’insorgere di “antiche diffidenze”. Lo ha detto il presidente Giorgio Napolitano in un collegamento in videoconferenza al Workshop Ambrosetti di Cernobbio.

Ridurre il debito pubblico

‘Facciamo e faremo quel che dobbiamo fare specie per ridurre decisamente il nostro debito pubblico”, ha aggiunto Napolitano, specialmente d’intesa con gli impegni assunti con l’Europa, ma “non in particolare obbedienza a imposizioni dall’esterno, lo facciamo per il nostro interesse” pensando anche alle nostre generazioni future.  L’Italia ha fatto “scelte coraggiose come la rinuncia all’autorità monetaria” e l’ingresso nel’euro secondo il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Ma altre scelte sono “mancate”. Ad esempio – ha rilevato – “si è ritardato ed esitato ad affrontare il vincolo che doveva essere allentato e sciolto dell’indebitamento pubblico. La conseguenza – ha quindi aggiunto il Capo dello Stato – è che “nei 10 anni dall’ingresso dell’euro” si è sentito questo peso

Impegno comune

È necessario un “impegno comune” di maggioranza e opposizione per approvare al più presto la manovra bis in Parlamento. È il monito lanciato dal presidente della Repubblica. Il decreto di Ferragosto, ha sottolineato Giorgio Napolitano, sta vivendo una “discussione travagliata” ma bisogna chiudere l’esame parlamentare anche “prima della scadenza dei 60 giorni” del provvedimento.

Le amnesie del leghista Boni.

Il leghista Davide Boni, presidente leghista del Consiglio Regionale della Lombardia, ha intimato all’on.le Bruno Tabacci di rinunciare al doppio incarico dimettendosi dallo scranno di Montecitorio. Secondo l’astuto Boni un rifuto eventuale sarebbe da leggere come una penalizzazione per Milano in quanto Tabacci non si dedicherebbe a tempo pieno al lavoro di assessore al bilancio nella Giunta Pisapia.

Ma Boni ha già fatto analoga richiesta all’amico e collega di movimento Ettore Pirovano, presidente lumbard della Provincia di Bergamo che, sfortunatamente per gli italiani, siede anche in Parlamento? E se la richiesta è stata gia fatta come ha risposto Pirovano? Con uno degli strumenti cari a Umberto Bossi (dito o suono pernacchiesco)?

Referendum Nucleare Ammissibile: via libera dallla Consulta.

ROMA – Ansa.it. La Corte Costituzionale, secondo quanto si è appreso, ha dato il via libera al nuovo quesito sul nucleare così come riformulato dalla Cassazione dopo le modifiche introdotte dalla legge ‘omnibus’. La decisione sarebbe stata presa unanimemente dai giudici dopo aver ascoltato stamane i legali delle parti in camera di consiglio. Le motivazioni della decisione, scritte dal giudice Giuseppe Tesauro, saranno depositate in giornata.

NAPOLITANO, IO ELETTORE LIGIO AL DOVERE “Io sono un elettore che fa sempre il suo dovere”: così il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano risponde ai cronisti che, mentre lasciava Montecitorio, gli chiedono se andrà a votare per i referendum.

ITALIA FUTURA: L’harakiri del centrodestra Se il populismo più becero prevale sulla politica di stampo popolare di Italia Futura

 Italia Futura ,23 maggio 2011

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In vista del secondo turno delle amministrative di Milano e Napoli la coalizione di governo sembra avere scommesso sulla liquefazione di ogni strategia politica. Già il primo turno aveva rivelato l’insofferenza di tanti moderati nei confronti della retorica dell’estremismo a cui si erano dedicati Berlusconi e i suoi alleati. Evidentemente il messaggio dell’elettorato non è stato recepito con chiarezza. Il presidente del consiglio ha occupato tutti i media televisivi usando toni ed espressioni che mal si conciliano con il suo ruolo istituzionale, così come hanno fatto i numerosi esponenti del governo che hanno paventato fantomatiche invasioni di gay, spacciatori, musulmani e zingari. 

Ma non sono queste le preoccupazioni della stragrande maggioranza degli italiani: mentre le ultime statistiche segnalano che un italiano su quattro sperimenta la povertà e la disoccupazione giovanile raggiunge ogni mese un nuovo record temono piuttosto gli effetti catastrofici della mancanza di crescita. Geniale, poi, la sparata della Lega di spostare a Milano alcuni ministeri: una proposta che se tradotta in pratica significherebbe più spesa pubblica e meno efficienza amministrativa. 

Il centrodestra, invece di incalzare le proposte di Pisapia sulla base del contenimento della spesa, sembra orientato a scavalcarlo a sinistra offrendo mance elettorali sotto forma di nuovi posti pubblici che i già tartassati cittadini italiani dovranno poi pagare. Una proposta che dimostra il passaggio del PDL dalla rivoluzione liberale al neostatalismo elettorale. E tanto per non farci mancare nulla la Moratti promette condoni sulle multe a Milano e Berlusconi la sospensione degli abbattimenti degli immobili abusivi a Napoli.Anche in questi casi siamo di fronte a provvedimenti che mal si conciliano con la tradizione del centro destra (dov’è finito il richiamo a legge ed ordine?). 

L’ultima settimana di campagna elettorale riserverà nuove eccitanti sorprese e l’esito dei ballottaggi è tutt’altro che scontato. Ma di sicuro possiamo dire che questo centrodestra non ha più nulla a che fare, nei toni e nei contenuti, con quello che una forza moderata dovrebbe rappresentare in un grande paese europeo. 

Lo spostamento a sinistra del PD e l’evanescenza del Terzo polo che, decidendo di non scegliere, ha rinunciato persino a fare l’ago della bilancia, avrebbero dovuto semplificare il compito al PDL nella riconquista degli elettori moderati. Invece di tornare ai contenuti tradizionali delle coalizioni di centrodestra (liberalizzazioni, contenimento della spesa, sussidiarietà, sicurezza e legalità etc..), si è deciso di procedere sulla strada di un populismo becero e confuso. 

Ma in un paese in maggioranza moderato che avrebbe disperato bisogno di una seria politica di stampo popolare e liberale, lo spettacolo che si offre è l’harakiri di un centrodestra che sceglie la strada della guerra civile a bassa intensità. Ben più del candidato della sinistra, è questa decisione che rischia di far avverare la profezia di Bossi: “con Pisapia ci tagliamo le balle”.


Italia, inflazione marzo +2,5%, massimo dal 2008

da Reuters.it

“Il dato armonizzato è stato anch’esso superiore alle attese, ma molto dipende dal cambio di metodologia che l’Istat ha dovuto adottare dal 2011, che dà una maggiore accentuazione delle stagionalità” spiega la Cavallaro.

TENSIONI SU PREZZI ENERGETICI

Il prezzo della benzina aumenta su base mensile del 3,4%, mentre il tasso annuo cresce del 12,7%. Il prezzo del gasolio da riscaldamento cresce del 19,1% su marzo 2010.

“Il dato conferma che le tensioni che si sono manifestate nelle quotazioni delle materie prime energetiche si fanno sentire. Ne avremo prova anche il mese prossimo quando i passati aumenti inizieranno a entrare nelle tariffe di gas ed elettricità, appesantendo ulteriormente le bollette già destinate a risentire del nuovo metodo di calcolo del contributo alle energie pulite” spiega Paolo Pizzoli di Ing.

Alcuni giorni fa l’Authority per l’energia ha reso noto che nel secondo trimestre dell’anno scatteranno rialzi del 3,9% per le bollette elettriche e del 2% per quelle del gas, a causa delle prolungate e forti tensioni dell’ultimo anno sulle materie prime energetiche.

INFLAZIONE ITALIANA PIU’ FORTE DI QUELLA EUROPEA

Mattinata di dati inflattivi anche per la zona euro; Eurostat ha fornito una stima preliminare per marzo del 2,6% su base annua, dopo il 2,4% di febbraio, contro attese per un 2,3%.

Gli operatori suggeriscono come il balzo dell’inflazione europea possa essere stato influenzato proprio dalla rilevazione sostenuta sul fronte armonizzato italiano.

L’altro ieri inoltre i dati tedeschi di marzo avevano mostrato un’inflazione allo 0,5% su mese e al 2,1% su anno nella prima economia europea.  

“Complessivamente l’Italia mantiene un’inflazione sopra la media europea: la nostra previsione è per un dato 2011 al 2,5%. Ci attendiamo un’accelerazione in primavera-estate, anche per via dell’aumento delle tariffe energetiche e una frenata nella seconda parte dell’anno” spiega ancora l’economista di Aletti Gestielle.

“Guardando avanti, visto che non ci sono all’orizzonte raffreddamenti duraturi dei prezzi energetici con le tensioni sul fronte africano e mediorientale destinate a perdurare, vedo una pressione della componente energetica sul tasso di inflazione che dovrebbe salire arrivando vicino a un picco che al momento io colloco al 2,8%”,

Processo Breve: Blitz del pdl alla Camera, le opposizioni: Vergogna!

Da Il savagente.it

Bagarre alla Camera. Il Pdl e la Lega chiedono e ottengono l’inversione dell’ordine dei lavori dell’Aula per portare già oggi all’esame di montecitorio il provvedimento sul processo breve e il Pd protesta, parlando di “pagina nera per la storia della Repubblica”. E dai banchi dell’opposizione si è sollevato il grido “vergogna, vergogna”.
Subito dopo, ha preso la parola il capogruppo Pd Dario Franceschini, lamentando la violazione dell’articolo del regolamento della Camera che riserva all’opposizione uno spazio dei lavori dell’Aula per le proprie proposte di legge.

Franceschini: “Migliaia di malviventi saranno liberi””Questa è l’ultima delle vergogne, se non avete la forza morale di fermarvi, almeno provate vergogna per un’altra pagina nera della Repubblica”. Poi l’ex segretario del Pd si è rivolto a Umberto Bossi e alla Lega: “Cosa andate a dire ai popoli padani – ha chiesto retoricamente il capogruppo del Pd – a cui avete promesso la sicurezza? Andrete a dire che volete liberare i criminali? Il processo breve ha come unico scopo di fermare il processo Mills del presidente del Consiglio, ma le conseguenze immediate saranno che migliaia di processi rischiano la prescrizione e saranno liberati anche imputati di rapina o violenza sessuale. Ma di fronte al presidente del Consiglio le rapine e le violenze non contano e vi comportate da servitori fedeli”.

Casini: “È una vergogna”E di vergogna ha parlato in Aula anche il presidente dell’Udc Pierferdinando Casini: “È un provvedimento per placare le ossessioni giudiziarie del presidente del Consiglio. È una vergogna”.

Risparmio delle famiglie ridotto del 20% negli ultimi venti anni.

ROMA- Ansa.it Il risparmio delle famiglie e’ crollato negli ultimi vent’anni del 60% mentre il ‘mattone di conferma il bene rifugio per eccellenza. Ad affermarlo e’ la Confcommercio in un’analisi basata su dati Istat secondo cui dal 1990 ad oggi il risparmio complessivo delle famiglie italiane si e’ ridotto di circa 20 miliardi di euro. ”Se all’inizio del periodo per ogni 100 euro di reddito se ne risparmiavano 23 – lamenta l’associazione – oggi le famiglie riescono a metterne da parte meno di dieci”. ”Nello stesso periodo – prosegue la nota – con un reddito disponibile stagnante e sostanzialmente invariato dal 1990 al 2010, il risparmio annuo pro capite, in termini reali, si e’ ridotto di quasi il 60% (circa 4.000 euro nel 1990, 1.700 euro nel 2010); un terzo delle famiglie italiane ritiene l’investimento in immobili la principale forma di utilizzo – soprattutto a fini cautelativi – del surplus monetario”.

Secondo gli analisti della Confcommercio il livello monetario del risparmio e’ oggi inferiore a quello di venti anni fa di circa 20 miliardi di euro mentre il livello dei prezzi – come anche quello delle retribuzioni monetarie – e’ oggi piu’ elevato del 50% rispetto all’inizio degli anni ’90. Per questo ”la quantita’ di beni e servizi che si possono acquistare con il risparmio del 2010 e’ meno della meta’ di quanto si poteva acquistare con il risparmio del 1990. E non e’ una questione di livello di prezzi”. La contrazione del risparmio dipende da due cause: la prima, riguarda la stagnazione del reddito disponibile. La seconda riguarda l’eta’ media della popolazione. Nel 2000 l’aspettativa di vita media degli italiani era pari a 40,9 anni per una popolazione di circa 57 milioni di persone.
 
Nel 2007, la vita media attesa era di 41,15 anni, con una crescita di sei decimi di punto rispetto al 2000 e una popolazione di oltre 59 milioni. Tra il 2000 e il 2007 il risparmio effettivamente cresce ma la dimensione demografica non spiega la caduta del risparmio tra il 2009 e il 2010. ”La ragione di questa contrazione, purtroppo, e’ tutta dentro la prolungata riduzione del reddito disponibile delle famiglie – nota Confcommercio – rispetto a dieci o venti anni fa il Paese avrebbe bisogno di maggiore risparmio e invece le condizioni economiche non lo consentono. La gravita’ della stagnazione dei redditi nel periodo pre-recessione e la profondita’ della caduta dei redditi durante la recessione del biennio 2008-2009 si vedono meglio, dunque, attraverso la lettura delle statistiche sul risparmio rispetto a quanto emerge dalle valutazioni sulle dinamiche d