Gori e Forza Italia: tutti a rincorrere la sicurezza.

Nei giorni scorsi il gruppo cittadino di Forza Silvio ha aperto su Fb la pagina  “Bergamo Sicura”  con interventi ripetuti e decisi sul tema della sicurezza (o dell’insicurezza) sul territorio. Oggi Giorgio Gori, candidato Pd alle primarie per la poltrona di sindaco, ha ritenuto opportuno diffondere  un comunicato sullo stesso argomento.  Egli, in particolare, afferma:  “Tutti devono fare la loro parte. Il coordinamento già attivo tra polizia di stato, carabinieri e polizia locale deve essere intensificato, portando su strada, nei quartieri, quanti più agenti possibile”. Si tratta, in sostanza, delle stesse ricette (più vigili nei quartieri) contenute in passato nei programmi amministrativi degli ultimi sindaci. Infatti, cinque anni fa, il centrodestra allora all’opposizione, imputava al sindaco Bruni e al centrosinistra totale inerzia rispetto alla sicurezza dei cittadini. La rassegna stampa dell’epoca è tutta da leggere.

A dire il vero, il centrodestra (soprattutto la Lega Nord) ne ha fatto sempre un cavallo di battaglia , mentre il centrosinistra a quei tempi si è limitato a parlare di “percezione di insicurezza” . Per chi segue la politica con un minimo di attenzione non è difficile notare nell’uscita di Gori il proposito di cavalcare il tema per sottrarlo alla concorrenza, senza peraltro un’analisi politica e sociale del problema. Analisi che prima è sempre stata  sempre presente nei documenti delle forze politiche di centrosinistra. Quando era la destra a forzare su quest’argomento si parlava di strumentalizzazioni. Nel caso di Gori si può  parlare di irrilevanza della proposta.

 

Bergamo asse forte Gori – Lista Bruni

In attesa che Rocco Gargano batta un colpo, non resta che prendere atto di una forte intesa tra il neo candidato sindaco e l’ex primo cittadino e oggi consigliere regionale Roberto Bruni. Un asse destinato a consolidarsi in caso di vittoria del centrosinistra nella prossima primavera. Il ragionamento sembra banale in quanto parliamo dei soggetti che esprimono le due liste con maggior consenso all’interno della coalizione. In realtà non è a caso che parliamo di Gori e Lista Bruni. Infatti, ad uscirne ridimensionato è il Pd, quello dei circoli, dei militanti, dei ragazzi che si sono formati nelle circoscrizioni, in consiglio comunale, nei quartieri. Un tantino risulta appannata, grazie a questa vicenda, l’immagine, e non solo, dell’onorevole Elena Carnevali che non molti mesi addietro aveva sconfitto sonoramente Gori alle primarie per il Parlamento.

Appare abbastanza verosimile un rafforzamento di questa intesa nella gestione di una futura giunta non solo sul piano operativo ma anche sui temi del territorio, anche se del programma si è percepito solo qualche piccola parte.

Vedremo nei prossimi giorni, intanto sulla griglia di partenza i primi posti sembrano già assegnati a un uomo e a una lista.