Inflazione: +2,4%. Il dato più alto dal 2008.

Roma, 16 mar. – (Adnkronos/Ign) – Nuova impennata dell’inflazione che a febbraio ha fatto registrare un aumento dello 0,3% rispetto al mese di gennaio 2011 e del 2,4% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente (era +2,1% a gennaio 2011). E’ il dato definitivo diffuso oggi dall’Istat, che conferma la stima provvisoria. L’inflazione acquisita per il 2011 e’ pertanto pari all’1,5%

 

Su base annua, al netto dei beni energetici e degli alimentari freschi, l’inflazione di fondo e’ pari all’1,7%, in accelerazione rispetto all’1,4% di gennaio 2011. Al netto dei soli beni energetici, il tasso di crescita tendenziale dell’indice dei prezzi al consumo sale all’1,8% dall’1,5% di gennaio 2011. Sul piano tendenziale, l’Istat segnala come la crescita dei prezzi dei beni salga al 2,6% dal 2,5% del mese precedente, mentre quella dei prezzi dei servizi si porta all’1,9%, con un’accelerazione di quattro decimi di punto percentuale rispetto a gennaio 2011 (+1,5%).

 

 

L’accelerazione dell’inflazione registrata a febbraio risente – spiega l’Istat – in primo luogo delle tensioni sui prezzi dei servizi. I maggiori incrementi dei prezzi rispetto a gennaio riguardano i Trasporti (+0,8%), l’Abitazione, acqua, elettricita’ e combustibili (+0,6%), i Prodotti alimentari e bevande analcoliche (+0,4%) e i Servizi sanitari e spese per la salute (+0,3%). Sul piano tendenziale i maggiori tassi di crescita interessano le divisioni Trasporti (+5,3%), Abitazione, acqua, elettricita’ e combustibili (+4,4%) e Altri beni e servizi (+3,0%). Quelli piu’ contenuti le divisioni Ricreazione, spettacoli e cultura (+0,4%) e Servizi sanitari e spese per la salute (+0,6%). In flessione risultano i prezzi delle Comunicazioni (-0,6%).

 

 

Le associazioni dei consumatori lanciano l’allarme: con i nuovi rialzi le famiglie rischiano una stangata da 1200 euro annui. Se anche l’inflazione si fermasse a questo livello per tutto il resto dell’anno – sottolinea il Casper – Comitato contro le speculazioni e per il risparmio, di cui fanno parte le associazioni Adoc, Codacons, Movimento difesa del cittadino e Unione Nazionale Consumatori, evidenziando come – si tratterebbe di una crescita della spesa da 915 euro all’anno per una famiglia media italiana. A questa cifra, pero’, vanno aggiunti gli incrementi dei prezzi alla pompa dovuti alla crisi libica che avranno ripercussioni pari a 300 euro annui a famiglia, per un totale di 1205 euro annui.

 

 


Inflazione: +2,4%. Il dato più alto dal 2008.ultima modifica: 2011-03-16T14:57:37+01:00da lafinestrabg
Reposta per primo quest’articolo