Il senatore della repubblica Marcello Dell’Utri, dopo la sentenza che lo ha condannato a 7 anni di carcere (che molto probabilmente non farà), ha avuto modo di esprimere ammirazione per Mangano, il famoso stalliere, affermando: Mangano è un eroe. Questioni di punti di vista. Ognuno si sceglie i suoi modelli di vita. Per uno dei fondatori di forza Italia, il modello è il pluripregiudicato per fatti di mafia Mangano. Gli italiani, fortunatamete, preferiscono avere come riferimento Falcone e Borsellino che hanno dato la vita per il Paese e per combattere la malapianta della Mafia, alla quale Dell’Utri ha fornito “solo un appoggio esterno”.
Leggiamo , in proposito il commento di un altro senatore della Repubblica, Umbero Bossi:
“Il nome di Mangano viene citato per la prima volta dal Procuratore della Repubblica Paolo Borsellino in una intervista rilasciata il 19 maggio 1992[9] (due mesi prima di essere ucciso nell’attentato di via d’Amelio), riguardante i rapporti tra mafia, affari e politica. Borsellino affermò che Mangano era “uno di quei personaggi che ecco erano i ponti, le teste di ponte dell’organizzazione mafiosa nel Nord Italia”.[10] [11] Il 19 luglio 2000 Mangano fu condannato in via non definitiva all’ergastolo per il duplice omicidio di Giuseppe Pecoraro e Giovambattista Romano, quest’ultimo vittima della “lupara bianca” nel gennaio del 1995. Di questo secondo omicidio Mangano sarebbe stato l’esecutore materiale”