Dopo elezioni: prendiamo il toro per le corna.

Basta con i piagnistei e le analisi infinite.  Si sapeva che al Senato non ci sarebbe stata maggioranza, grazie al mai troppo maledetto Porcellum, il cui padre è stato anche riconfermato. Alla Camera il risultato non è in discussione.

Da questa situazione, senza entrare nelle prerogative politiche-istituzionali di altri soggetti, alcune cose si possono fare e guarda caso, si tratta di cose invocate da anni da tutte le persone per bene. (da oggi non userò più il termine “cittadini” in senso generico).  Altro che larghe intese rivendicate da Berlusconi e soci.

Se non mi sbaglio, in Parlamento ci sono i numeri per approvare: la riduzione dei parlamentari, la riduzione degli stipendi, la legge sul conflitto d’interessi, il decreto anticorruzione, il falso in bilancio, la riduzione del finanziamento ai partiti e ai gruppi consiliari, il salario sociale, provvedimenti per le pensioni e i redditi bassi…. Cominciamo.

Bisogna mettere in cantina gli “inciucisti di professione” (cito per caso D’Alema) e trarre, così, da un evento elettorale negativo o finito storto lo strumento adatto per mazzolare (politicamente s’intende) la vecchia politica: quella che scende in campo per gli affari; per la propria professione; per bloccare in Parlamento tutte le richieste dalla magistratura. Intanto impieghiamo bene i prossimi mesi, poi si vedrà.

Insomma: se abbiamo gli attributi, andiamo a prendere il toro per le corna.

l.n.

Dopo elezioni: prendiamo il toro per le corna.ultima modifica: 2013-02-27T14:18:00+01:00da lafinestrabg
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