Napolitano: No alla rottura della legalità

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“Negli anni degli attentati terroristici, l’Italia corse rischi estremi. Sapemmo uscirne nettamente, pur pagando duri prezzi, e avemmo così la prova di quanto profonde fossero nel nostro popolo le riserve di attaccamento alla libertà, alla legalità, ai principi costituzionali della convivenza democratica, su cui poter contare”. Lo scrive Giorgio Napolitano nell’introduzione del Capo dello Stato, e presidente del Csm, per il volume a cura del Csm ‘Nel loro segno’, che ricorda i 26 magistrati vittime del terrorismo e delle stragi di mafia e che sarà presentato domani.

Giorgio Napolitano

Giorgio Napolitano

 

Roma, 08-05-2011

“Negli anni degli attentati terroristici, l’Italia corse rischi estremi. Sapemmo uscirne nettamente, pur pagando duri prezzi, e avemmo così la prova di quanto profonde fossero nel nostro popolo le riserve di attaccamento alla libertà, alla legalità, ai principi costituzionali della convivenza democratica, su cui poter contare”.

Lo scrive Giorgio Napolitano nell’introduzione del Capo dello Stato, e presidente del Csm, per il volume a cura del Csm ‘Nel loro segno’, che ricorda i 26 magistrati vittime del terrorismo e delle stragi di mafia e che sarà presentato domani, nel corso della cerimonia di celebrazione della ‘Giornata della memoria’ dedicata alle vittime del terrorismo e delle stragi, in programma al Quirinale alle 11. Il volume è aperto anche dalla presentazione del vicepresidente del Csm, Michele Vietti.

Guardia alta su terrorismo politico e mafia
Ebbene, prosegue Napolitano, “quelle riserve vanno accuratamente preservate, ravvivate, e messe in campo contro ogni nuova minaccia nella situazione attuale del Paese e del mondo che ci circonda. E’ infatti necessario tenere sempre alta la guardia sia contro il riattizzarsi di focolai di fanatismo politico e ideologico sia contro l’aggressione mafiosa”.

“No – ricorda il Presidente della Repubblica – alla violenza e alla rottura della legalità in qualsiasi forma: è un imperativo da non trascurare in nessun momento, in funzione della lotta che oggi si combatte, anche con importanti successi, soprattutto contro la criminalità organizzata, ma più in generale – rileva – in funzione di uno sviluppo economico, politico e civile degno delle tradizioni democratiche e del ruolo dell’Italia”.

Napolitano: No alla rottura della legalitàultima modifica: 2011-05-08T19:10:03+02:00da lafinestrabg
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