Tragedia in mare, morti. Si rovescia un barcone, 300 a bordo, anche bimbi

ANSA.it  06.04.2011

Sarebbero state circa 300 le persone sulla barca che è affondata la notte scorsa nel canale di Sicilia. Lo riferisce l’Oim (Organizzazione internazionale per le migrazioni), che ha un team presente a Lampedusa, sulla base delle testimonianze raccolte dai sopravvissuti giunti nell’isola. Tra le vittime del naufragio ci sarebbero anche donne e bambini. Finora sono stati avvistati una ventina di cadaveri e sono state tratte in salvo 48 persone. Nella zona del naufragio stanno operando mezzi aerei e navali della Capitaneria di Porto, che hanno lanciato in mare zattere e salvagente. “Sono passate ancora poche ore dal naufragio – ha spiegato un operatore della Guardia costiera – per considerare perse tutte le speranze”.

Le ricerche, coordinate dalla Centrale operativa della Capitaneria di Porto di Palermo, sono ostacolate dalle condizioni proibitive del mare, Forza 6, con raffiche di vento da Nord Oves che supera i 30 nodi. Le forze impegnate nei soccorsi fanno osservare che è difficile sopravvivere ad una prolungata permanenza in mare in queste condizioni senza l’ausilio di un salvagente o di qualcosa che galleggi.

Temiamo che molte persone possano essere morte“: così ha risposto all’ANSA una fonte contattata a Lampedusa, che sta seguendo le operazioni di soccorso.

DECINE CADAVERI IN MARE, ANCHE DI BAMBINI – Sono decine i cadaveri che l’equipaggio dell’elicottero della Guardia di finanza ha visto in mare, nell’area dove il barcone dei migranti e’ naufragato. Lo riferiscono al loro rientro i piloti che hanno volato dalle 10.30 alle 12.30 per fornire assistenza agli uomini della Capitaneria di porto che coordina i soccorsi. ”Abbiamo sperato di vedere qualcuno che alzasse il braccio – dicono – ma non e’ accaduto. Tra i cadaveri, difficili da quantificare, anche corpicini di bambini”. I cadaveri galleggiano a gruppi nello specchio d’acqua, dice l’equipaggio della Gdf, e questo consente di compararne le dimensioni: purtroppo ci sono anche bambini. L’elicottero e’ tornato alla base per rifornirsi e si alzera’ di nuovo in volo.

TESTIMONI, DONNE E BAMBINI TRA VITTIME
 – Ci sarebbero molte donne e bambini tra le vittime del naufragio. E’ quanto si apprende dalle prime testimonianze riferite agli operatori umanitari dai sopravvissuti giunti in porto a Lampedusa. Ma dalla Capitaneria di porto spiegano che le notizie sono ancora molto frammentarie ed è ancora presto per confermare questo dato.

Cinque extracomunitari, tra i sopravvissuti al naufragio nel Canale di Sicilia, sono ricoverati nel poliambulatorio di Lampedusa. Il cardiologo che li ha appena visitati ha riscontrato ipotermia ma complessivamente li ha trovati in discrete condizioni di salute. Tra le persone ricoverate c’é anche una donna all’ottavo mese di gravidanza. Le sue condizioni non sono preoccupanti e anche il bambino, secondo quanto dicono i sanitari, sta bene.

TRAGEDIA AVVENUTA IN ACQUE MALTESI – Il naufragio del barcone è avvenuto in acque Sar (le operazioni di ricerche e soccorso ndr) di competenza maltese, a 39 miglia da Lampedusa. Sono state proprio le autorità della Valletta a segnalare il barcone in difficoltà alla centrale operativa delle Capitanerie di Porto di Roma, dopo avere ricevuto un Sos lanciato dal barcone attraverso un telefono satellitare. La Marina Militare maltese ha aggiunto di non essere in grado di intervenire.

Il barcone sarebbe partito quasi certamente dalla Libia. Alla Capitaneria di porto di Lampedusa questa ipotesi viene data “al 90 per cento”, anche sulla base della posizione in cui è avvenuta la tragedia, il tratto di mare tra Malta e Lampedusa. Si tratta di una rotta battuta dalle imbarcazioni provenienti dalle coste libiche rispetto a quella più a ovest seguita dai barconi partiti dalle coste tunisine.

Tragedia in mare, morti. Si rovescia un barcone, 300 a bordo, anche bimbiultima modifica: 2011-04-06T16:56:33+02:00da lafinestrabg
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