Torino: Fischi e insulti per Berlusconi

di Renato Botto   Ansa.it

Berlusconi.jpgBerlusconi di nuovo in campo per le Comunali di Torino, per sostenere il candidato del centrodestra Michele Coppola, deciso a tentare di espugnare la roccaforte del Pd. Scattano le contestazioni di qualche centinaio di manifestanti che il premier commenta duramente accusandoli di “essere fuori dalla realtà”. E’ la seconda volta in otto giorni che il premier si occupa del capoluogo piemontese: due domeniche fa era intervenuto al telefono, a una convention al Lingotto, oggi di persona, in un centro blindato per il suo arrivo dopo i giorni delle celebrazioni per i 150 anni dell’unità d’Italia e per l’ospitalità al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, festeggiato per due giorni dai torinesi. Berlusconi è stato contestato da un gruppo che si è scontrato con la Polizia. Sono stati sparati dei lacrimogeni, un poliziotto è rimasto ferito e un manifestante denunciato in stato di libertà. Berlusconi arriva alle 18; lo attende la conferenza stampa per lanciare Coppola, al fianco di Roberto Cota, presidente della Regione e segretario piemontese di quella Lega Nord che al candidato scelto dal Pdl ha dato il suo pieno appoggio. 

Sono presenti anche il coordinatore regionale del Pdl Enzo Ghigo, il segretario piemontese de La Destra Giuseppe Lonero e i tantissimi esponenti del centrodestra: tutti parteciperanno alla cena elettorale alla quale si versa un contributo di 500 euro. Ma ad aspettare il Presidente del Consiglio ci sono anche alcune centinaia di contestatori, tenuti a distanza dall’albergo dove il premier si ferma per la conferenza stampa e per la successiva cena elettorale. Ed è proprio la contestazione a indurre Berlusconi a reagire: “Non consegno il Paese che amo alla sinistra che è ancora comunista, in tutte le espressioni, a partire da coloro che dovrebbero amministrare la giustizia”. Nell’albergo si odono distintamente gli insulti dei contestatori dietro le pur lontane transenne. “Ormai ci ho fatto il callo, ma chi insulta è fuori della realtà. Qua fuori hanno gridato ‘mafioso, mafioso’, al capo di un Governo che in meno di tre anni ha catturato 7 mila presunti mafiosi e che ha consegnato alla giustizia ben 28 dei 30 più pericolosi latitanti”. La conquista di Torino è un traguardo ambizioso. “Qui – dice Berlusconi – c’é bisogno di una scopa nuova, che scopi meglio”, dice parlando di quella Torino guidata da Chiamparino, “una persona di buon senso che ci ha messo la sua faccia, la sua bonomia, per nascondere le immobilita”. Nel capoluogo piemontese una sconfitta di Fassino sarebbe un risultato storico, ma Berlusconi lancia la sfida del giovane Coppola (37 anni, Pdl, assessore regionale alla Cultura). “Ce la possiamo fare, i sondaggi dicono che nell’elettorato di sinistra c’é molta stanchezza e c’é una vasta zona di torinesi indecisi”.

     

    Torino: Fischi e insulti per Berlusconiultima modifica: 2011-03-22T09:58:00+01:00da lafinestrabg
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