2011: Stangata da 1000 euro a famiglia.

(AGI) – Roma, 28 dic. – Nel 2011 e’ in arrivo una stangata da 1.016 euro a famiglia. E’ questa la previsione di Federconsumatori e Adusbef, spiegando che nel dettaglio i rincari piu’ significativi si avranno per l’alimentazione e i trasporti ferroviari.
Le prime previsioni dell’O.N.F. – Osservatorio Nazionale Federconsumatori sui rincari che le famiglie dovranno affrontare nel 2011, quindi, sono “ancora una volta estremamente negative. Per questo – spiegano le due associazioni dei consumatori – si rendono sempre piu’ necessarie politiche economiche completamente diverse da quelle sin qui attuate, che dovrebbero puntare ad un rilancio dell’economia sia attraverso investimenti in settori innovativi, sia con processi di detassazione esclusivamente a favore delle famiglie a reddito fisso, lavoratori e pensionati”. “In mancanza di cio’ – aggiungono – si consolidera’ sempre di piu’ il circolo vizioso tra contrazione
dei consumi, cassa integrazione e licenziamenti, e produzione industriale, non potendo sperare in un risollevamento della nostra economia solo attraverso le esportazioni”.

Le velleità del Governo Berlusconi-Scilipoti

Berlusconi.jpgNegli ultimi giorni Berlusconi si è pavoneggiato in tutte le su televisioni insultando i nemici e minacciando (tanto per cambiare) i magistrati. Si presenta come un vincitore per gli ultimi eventi parlamentari che hanno visto soccombere i promotori della mozione di sfiducia. Si guarda bene però dal raccontare nelle sue comparsate propagandistiche che a salvarlo sono stati  soprattutto due parlamentari che si sono spostati dall’opposizione al centrodestra. Due Traditori ( come li definirebbe il Berlusca Bel Capello) votati dalla sinistra e transitati solo pochi minuti prima della votazione alla corte di Arcore. In mancanza di questa squallida operazione, ora sarebbe a casa. Sulla base di queste porcherie della politica  egli gonfia il petto e non si vergogna di una sua immagine sempre più degradata e di una ormai conclamata incapacità a governare. Un vero guappo di cartone!

Angelo Vassallo eletto Personaggio Ambiente 2010.

Una buona notizia:
Angelo Vassallo il sindaco di Pollica, ucciso dalla camorra è stato eletto a furor di popolo Personaggio ambiente 2010. Vassallo era noto come il sindaco ambientalista, pescatore e dedito alla salvaguardia di quei gioielli che sono il Parco del Cilento, la costiera cilentana e la spiaggia di Acciaroli. E’ stata freddato in un agguato il settembre scorso. Lo scorso anno, ad essere eletto, fu Giulio Tremonti. Hanno votato il Personaggio ambiente 2893 cittadini che hanno assegnato il 22,6% delle loro preferenze al sindaco di Pollica (653 voti); al secondo posto si è classificata Milena Gabanelli (641 voti); Marco Roveda fondatore di LifeGate (632 voti).

Fiducia:Peggio di Tangentopoli.

Cittadini sgomenti davanti a cifre di mazzette e consulenze per un voto in più il 14 dicembre. E cresce il disprezzo della norma secondo cui il parlamentare “non ha vincolo di mandato”.

da Famiglia Cristiana.

09/12/2010

Chi scrive libri o, più modestamente, articoli di giornale sa che è buona regola astenersi dai luoghi comuni. Ma di fronte a certe notizie, primo esempio la compravendita dei parlamentari, davvero uno si mette le mani nei capelli. Sarà, anzi è, una frase fatta, emblema di incultura o almeno di scarsa inventiva. Ma è proprio questa la sgomenta reazione di quei cittadini che aspettano di sapere quanto costa, in pronta cassa o tramite favori assortiti, un voto in più o in meno per la fiducia del 14 dicembre.

I quotidiani sono pieni di dettagli su questo tariffario, rispetto al quale le mazzette di Tangentopoli sono acqua fresca (altro luogo comune, non se ne sfugge). Rompendo le regole talvolta omertose della corporazione giornalistica, verrebbe da sperare che si tiri solo a indovinare, tanto per far crescere le tirature. Però si fanno nomi e cognomi, si ricostruiscono vita e miracoli dei prossimi Giuda, si indica l’importo delle consulenze fasulle, ci si sbizzarrisce sugli altri – non pochi… – mezzi di corruzione. Gli stessi “traditori”, nelle interviste, ammettono tranquillamente di essere parte attiva nel mercato. La sensazione cioè è che, se non tutto, quasi tutto sia vero. E che i trenta denari abbiamo assunto forme più moderne, ma senza cambiare significato.

Si diceva di Tangentopoli. Doveva essere un momento di rinascita civile, di giustizia contro corrotti e corruttori. Ma si sa come è finita. Una volta assodato che volavano soltanto quattro stracci, troppo carcere preventivo con le tragedie che conosciamo ma sentenze definitive del tutto marginali, il mondo politico si è sentito libero di reiterare. Peggio ancora, di fare apertamente ciò che allora si faceva di nascosto. I risultati li vediamo ogni giorno.

Altra e basilare questione, il disprezzo della norma secondo cui il parlamentare non ha “vincolo di mandato”. Il concetto è stato capovolto. Ammesso che in passato si rispettassero almeno le forme, il vincolo non esiste più rispetto agli elettori. E’ invece ferreo rispetto ai capibranco, specie i berlusconiani che hanno più soldi da spendere e più prebende da elargire. Insomma, fra maggioranza e opposizione, tutto è in mano a quei quattro o cinque potenti che da anni decidono su nomine e candidature. Di qua nel partito-azienda, di là nel coacervo avversario, chi non sta agli ordini viene posto alla gorna e comunque torna a casa, spesso senza un mestiere alternativo. A chi obbedisce, le ricompense d’uso.

In una seria analisi politica, il primo rimedio dovrebbe consistere in una riforma della legge elettorale, tale da consentire ai cittadini un diritto di scelta. Ma visto il punto cui si è giunti, c’è da chiedersi se basterebbe. Se si accetta di essere comperati e venduti, se le reazioni sono soltanto di carattere giornalistico, se la stessa Giustizia si mostra impotente, vuol dire – ultima frase fatta – che si sta toccando il fondo. Mettersi le mani nei capelli, cos’altro sennò?

Giorgio Vecchiato

Pdl: Arroganza eversiva

verdini_b1.jpgIl “chissenefrega” di Verdini nei confronti del Presidente della Repubblica rivela l’educazione politica del quadro dirigente del Pdl con in testa il presidente del consiglio Silvio Berlusconi. Gente che ha fatto la scalata politica provvista non di un bagaglio culturale adeguato, ma per sete di potere, come il  loro passato dimostra chiaramente. Hanno minacciato il ricorso ai probiviri per Bocchino, Briguglio e Granata  per dichiarazioni non conformi  ai voleri del capo, ma nessun provvedimento hanno invocato per i loro colleghi plurindagati. Le Istituzioni servono e si rispettano solo se funzionali al mantenimento del potere, altrimenti vanno combattute e aggredite con tutti i mezzi a partire dai giornali conniventi. Ecco allora il chissenefrega nei confronti del Capo dello Stato, della Costituzionne, della Corte Costituzionale, dei magistrati e aspettiamoci il peggio man mano che questi signori sentiranno mancare il terreno sotto i piedi.  Nei prossimi giorni occorrerà senso di responsabilità e vigilanza da parte di tutte le forze democratiche.

luna