Bergamo: più che Primarie…….Secondarie.

Le primarie del Centrosinistra per il Comune di Bergamo interessano poco. E chi non è d’accordo provi a spiegare perché sui giornali si discute solo del prossimo duello tra Tentorio e Gori. Della gara tra quest’ultimo  e i suoi competitori si parla poco, al massimo per diffondere i dati sulla raccolta delle firme necessarie.  Queste primarie sono come una minestra senza sale da quando il Pd ha preferito sacrificare il fattore “democrazia” al principio della stabilità del Partito. Per evitare scossoni si è preferita la candidatura unica con la rinuncia alla competizione di Elena Carnevali. Soprattutto dopo la schiacciante vittoria di Renzi si sono spazzati via tutti gli ostacoli ingombranti dal cammino di Gori che è diventato a quel punto tutto in discesa.  Da sottolineare l’errore (voluto?) di Sel che con una propria lista alle elezioni di primavera avrebbe potuto godere del malcontento in città della sinistra nei confronti della candidatura di Gori. Ora partecipando alle primarie dovrà  limitarsi a portare acqua al mulino sperando in una presenza in consiglio.

P.S. almeno non fate pagate i due euro a coloro che verranno a votare.

Bergamo e primarie centrosinistra : chi entra e chi esce.

E’ di oggi la notizia della probabile candidatura di Rocco Gargano alle primarie del centrosinistra di Bergamo. Dopo “l’io ci sono ma non ci sono” della Elena Carnevali si registra l’ingresso nella coalizione di Rocco Gargano rappresentante a Bergamo di Micro Mega. La cosa non è di poco conto: infatti l’avvocato, anche se si candida in competizione con Giorgio Gori, si pone all’interno della stessa coalizione e, quindi in caso (probabile) del successo del candidato Pd dovrebbe sostenerlo fino in fondo. E’ questa la vera notizia.

Saldi: 10% negozi bergamaschi irregolari

Ansa.it Prezzi aumentati nell’ultima settimana prima dei saldi, al fine di praticare sconti fittizi per ingannare i clienti. E’ quanto ha scoperto la Guardia di Finanza in alcuni negozi di Bergamo e provincia. Le Fiamme Gialle hanno effettuato un attento monitoraggio dei prezzi praticati dagli esercizi commerciali, scovando alcuni ‘furbetti del saldo’, inottemperanti della cosiddetta legge sul commercio. In particolare, durante la settimana che ha preceduto l’inizio dei saldi, i finanzieri hanno fotografato su tutto il territorio provinciale le vetrine di oltre cento negozi – compresi alcuni esercizi che operano all’interno dei centri commerciali – allo scopo di effettuare successivi confronti con i prezzi praticati sugli stessi prodotti posti in saldo a partire dal 5 gennaio. Nel 10% dei casi i finanzieri hanno accertato irregolarità relative a saldi ingannevoli nei confronti dei clienti.

L’attività di controllo ha portato all’accertamento di varie violazioni per la mancata presenza sul cartellino di vendita di tutti gli elementi obbligatori (prezzo iniziale, percentuale di sconto e prezzo finale). A 13 commercianti trasgressori è stata contestata una sanzione amministrativa che va da 516 a 3.098 euro. In sei esercizi commerciali è stato anche riscontrato che i prezzi dei prodotti in offerta erano stati aumentati rispetto a quelli in precedenza proposti, in modo tale da rendere irreale la percentuale di sconto applicata al consumatore finale.

09.01.2012