La Russa: Gli aerei sono pronti per i bombardamenti. Perplessità di Maroni

ROMA – Ansa.it. “I velivoli e gli equipaggi sono già pronti e al termine di questa informativa saranno messi a disposizione della Nato per essere impiegati” nei bombardamenti mirati sulla Libia. Lo ha detto il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, nelle sue comunicazioni davanti alle Commissioni Difesa ed Esteri di Camera e Senato. E’ “assolutamente necessario – ha proseguito il ministro – mantenere una forte pressione su Gheddafi anche attraverso una credibile azione militare”.  Saranno sempre 12, come adesso, i velivoli italiani messi a disposizione della Nato per le operazioni militari in Libia, ma 8 di questi potranno bombardare o lanciare i missili di cui sono dotati. “A giorni – ha specificato La Russa – l’Italia invierà in Libia 10 istruttori militari da inserire nella costituenda struttura di comando del Cnt, insieme a un pari numero di istruttori inglesi e francesi”.

FRATTINI, 10MILA MORTI STIMA VITTIME FATTA DA INSORTI – Gli insorti libici stimano in diecimila morti il bilancio delle vittime dei massacri compiuti da Gheddafi e dalle sue milizie in Libia. Lo ha riferito il ministro degli Esteri Franco Frattini in audizione presso le commissioni Esteri e Difesa di Camera e Senato. “Non possiamo verificare questo numero ma riteniamo che non sia molto lontano dalla realtà”, ha commentato il titolare della Farnesina.

REGUZZONI (LEGA), SIAMO SU LINEA NAPOLITANO – “Non si dimette nessuno. Ci sono già tanti problemi, non ne aggiungiamo altri. Siamo sulla linea di Napolitano, tutto avviene nell’ambito della direttiva Onu”. Così Marco Reguzzoni, presidente dei deputati e della Lega Nord risponde ai cronisti che gli chiedono se lo sfratto del Carroccio sulla decisione del governo di armare di aerei italiani in missione in Libia possa determinare una crisi dell’esecutivo.

MARONI, PARLATO CON BOSSI LINEA LEGA NON CAMBIA – ”Ho parlato poco fa con Bossi, la linea della Lega sulla questione della Libia non cambia, ed e’ quella espressa ieri dal segretario e riportata oggi dalla Padania”: lo ha detto il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, interpellato telefonicamente dall’Ansa.”La Lega ha sempre sostenuto che la posizione italiana sulla questione Libia doveva essere come quella della Germania, Berlusconi nell’ultimo Consiglio dei ministri aveva mantenuto questa posizione, che era gia’ fin troppo con la messa a disposizione delle basi, quindi siamo rimasti sorpresi dalla annunciata escalation”: lo ha detto il ministro Maroni, conversando con l’Ansa. ”Siamo stati e siamo contrari ai bombardamenti e la posizione della Lega oggi non e’ cambiata rispetto a ieri, anche perche’ non ci sono state novita”’, ha spiegato Maroni quando gli e’ stato chiesto se la posizione leghista oggi sia cambiata rispetto a ieri. ”Noi – ha aggiunto Maroni – abbiamo sempre pensato che non sia con le cosiddette ‘bombe intelligenti’ che si risolvono le questioni, l’unico modo intelligente e’ discutere”.