Dimissioni di Cosentino: Il principio della fine.

Cosentinolegge bavaglio.jpg si è dimesso. In passato i suoi amici del Pdl, Berlusconi in testa, l’hanno difeso contro tutto e contro tutti. Da qualche giorno la sua presenza è diventata imbarazzante, soprattutto da quando sono emerse notizie della creazione artificiosa di dossier infamanti contro Caldoro, governatore della Campania e suo compagno di partito. Dopo i gravi capi d’accusa che già pendevano sulla sua testa, ora è implicato per gli appalti dell’eolio, filone che vede implicati altri pezzi da novanta come Verdini e Dell’Utri.

In un breve periodo hanno dovuto lasciare gl’ incarichi di governo gli ex ministri Scajola e Brancher (recordman di durata breve: cinque giorni), ora Cosentino, sottosegretario del governo Berlusconi. Bertolaso è da tempo nell’occhio del ciclone. Peggio ancora è messo nientemeno che il vicecoordinatore nazionale del partito Denis Verdini, la cui giornata deve corrispondere almeno a 48 ore, considerate tutte le vicende che lo vedono protagonista. Appalti, G8, Eolico, P3. Di recente il senatore Dell’Utri ha portato a casa una condanna a 7 anni per concorso esterno in associazione mafiosa e qualcuno nel suo partito ha festeggiato perché si temeva di peggio.

Berlusconi prova a minimizzare, ma di fronte a questa realtà non gli basteranno più le comparsate nei TG amici. Ci sono tutti i segni propri di una fine impero, come e forse peggio del 1993.