Avvenire: Processo breve non risolverà i problemi della giustizia

ROMA -Ansa.it  ”Ma non chiamatelo ‘processo breve”’. Cosi’ Avvenire, il quotidiano della Cei, titola oggi un editoriale sul provvedimento approvato ieri dalla Camera: un provvedimento, scrive il giornale dei vescovi, che non sciogliera’ i ”nodi” della ”questione giudiziaria” italiana.

”Con questa definizione – afferma l’editorialista Danilo Paolini – non vanno intese, pero’, l’urgenza dell’attuale presidente del Consiglio di risolvere i suoi guai con taluni magistrati di Milano e la costanza (non priva di forzature procedurali, ne’, talvolta, perfino di venature d’astio) con la quale questi ultimi lo incalzano ormai da quasi vent’anni, bensi’ proprio la lentezza dei processi civili e penali”.

Il problema e’ la lentezza della giustizia italiana, e la legge passata ieri, secondo Avvenire, non aiutera’ a risolverlo: ”Non servira’ ad abbreviare i tempi dei processi” ma solo a ”prendere atto” del ”fallimento” di uno ”Stato che non riesce a garantire una sentenza definitiva in tempi ragionevoli. Ma questa e’ la radiografia del male, non la cura”, conclude il giornale della Cei. 

 

Processo Breve: Blitz del pdl alla Camera, le opposizioni: Vergogna!

Da Il savagente.it

Bagarre alla Camera. Il Pdl e la Lega chiedono e ottengono l’inversione dell’ordine dei lavori dell’Aula per portare già oggi all’esame di montecitorio il provvedimento sul processo breve e il Pd protesta, parlando di “pagina nera per la storia della Repubblica”. E dai banchi dell’opposizione si è sollevato il grido “vergogna, vergogna”.
Subito dopo, ha preso la parola il capogruppo Pd Dario Franceschini, lamentando la violazione dell’articolo del regolamento della Camera che riserva all’opposizione uno spazio dei lavori dell’Aula per le proprie proposte di legge.

Franceschini: “Migliaia di malviventi saranno liberi””Questa è l’ultima delle vergogne, se non avete la forza morale di fermarvi, almeno provate vergogna per un’altra pagina nera della Repubblica”. Poi l’ex segretario del Pd si è rivolto a Umberto Bossi e alla Lega: “Cosa andate a dire ai popoli padani – ha chiesto retoricamente il capogruppo del Pd – a cui avete promesso la sicurezza? Andrete a dire che volete liberare i criminali? Il processo breve ha come unico scopo di fermare il processo Mills del presidente del Consiglio, ma le conseguenze immediate saranno che migliaia di processi rischiano la prescrizione e saranno liberati anche imputati di rapina o violenza sessuale. Ma di fronte al presidente del Consiglio le rapine e le violenze non contano e vi comportate da servitori fedeli”.

Casini: “È una vergogna”E di vergogna ha parlato in Aula anche il presidente dell’Udc Pierferdinando Casini: “È un provvedimento per placare le ossessioni giudiziarie del presidente del Consiglio. È una vergogna”.